Nata per iniziativa di Donald Healey e presentata al salone dell'automobile di Londra del 1952, piacque molto ai dirigenti BMC, che si accordano con Healey per produrla.
La meccanica era quella della Austin A90, grossa berlina a due porte con un 4 cilindri in linea di 2660 cm³ (alesaggio per corsa 87,3x111,1 mm) da 90 CV.
La prima serie (siglata BN1), rimpiazzò la Austin A90 Atlantic, versione cabriolet della A90, che si era rivelata un fiasco completo.
Fu prodotta a partire dal 1953, con lo stesso motore della A90 e un poco sportivo cambio manuale a 3 marce più overdrive.
Il nome 100 indicava la velocità massima raggiungibile, 100 miglia orarie (160 km/h circa).
La 100 BN1 fu costruita fino al 1956, anno in cui venne sostituita dalla BN2, che introduceva un nuovo cambio a 4 marce; il resto invece rimaneva identico.
Era disponibile la versione più spinta (la 100 M) con motore potenziato a 110 CV.
Da ricordare anche la 100 S con carrozzeria in alluminio e motore ulteriormente potenziato a 132 CV, di cui vennero costruiti solo 50 esemplari.
Nel 1956 venne presentata la 100-6, con un nuovo motore 6 cilindri in linea di 2639 cc (alesaggio per corsa 77×89 mm) e 102 CV, derivato da quello delle Austin A90 Westminster.
Due le versioni disponibili: la BN4 2+2 e la BN6 a due posti secchi.
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