Motore a scoppio 🚘

  • Nel 1854 Eugenio Barsanti e Felice Matteucci in seguito a una collaborazione iniziata nel 1951 brevettarono e costruirono il primo motore a combustione interna.
Le prime esperienze furono eseguite con un cilindro in ghisa munito di stantuffo e di valvole che permise di studiare gli effetti delle miscele detonanti composte da ossigeno e idrogeno, aria e idrogeno, aria e gas luce, la cui accensione avveniva con scintilla elettrica o piccola fiammella di gas, soluzione quest'ultima subito abbandonata in favore della prima.
Le prove furono utili per capire il comportamento dello stantuffo, la problematica dell'espulsione dei gas di scarico prodotti dalla combustione, dedussero che la forza prodotta dalla rapida combustione dava una forte spinta allo stantuffo e che quando lo stantuffo arrivava a "fine corsa" ritornava poi spontaneamente e velocemente indietro, la condensazione dei gas produceva un vuoto e per effetto della depressione che si generava all’interno del cilindro lo stantuffo tornava velocemente indietro.
  • Nel 1860, il francese Étienne Lenoir (1822÷1900) costruì il primo motore a combustione interna che ebbe applicazioni industriali.
Il motore di Lenoir era un motore a doppio effetto con valvole a cassetto per aspirare la miscela aria-carburante e per espellere i gas di scarico.
Utilizzava una miscela di gas di carbone e aria che veniva aspirata dal pistone (all’interno della camera di combustione) per circa metà corsa, successivamente, una scintilla elettrica incendiava il combustibile che spingeva lo stantuffo per la seconda metà della corsa compiendo così un giro utile.
Anche se efficiente solo al 4% circa nel consumo di carburante, era una macchina fluida e durevole (alcune macchine erano in perfette condizioni dopo anni di funzionamento continuo), e nel 1865 più di 400 erano in uso in Francia e 1.000 in Gran Bretagna, utilizzate per lavori a basso consumo come il pompaggio.
  • Nel 1866 i tedeschi Eugen Langen (1833÷1895) e Nikolaus August Otto (1832÷1891) costruirono un motore verticale a stantuffo libero, tipo quello di Barsanti e Matteucci, ma differente per alcuni accessori come l'innesto tra l’albero motore ed il rocchetto che controllava il movimento dello stantuffo.
Questo motore sostituì velocemente il motore inventato da Lenoir, minor consumo di combustibile e rendimento pari al 12% nonostante le enormi dimensioni d’ingombro e le violente vibrazioni che trasmetteva alle strutture di sostegno.
  • Nel 1860 il francese Beau de Rochas ideò il ciclo a quattro tempi “quattro corse” del pistone, all’interno del cilindro.
  • Nel 1877 Nikolaus August Otto costruì il primo motore a quattro tempi, segnalando l’inizio della moderna costruzione industriale dei motori a combustione interna. 
  • Nel 1879, l’inglese D. Clerk ideò e costruì il primo motore in cui venne realizzato il ciclo a due tempi, due sole corse del pistone.
  • Nel 1882, il Prof. Enrico Bernardi, anticipò Karl Benz e Gottlied Dailmer con l'invenzione del motore a scoppio che sfruttava come combustibile la benzina.
Il motore di Bernardi è un motore alternativo di tipo atmosferico in quanto non è prevista la fase di compressione e funziona a ciclo Etienne Lenoir a due tempi.
  • Nel 1885, Bernardi, costruì un motore a quattro tempi denominato " Lauro " dal nome di suo figlio.
La concezione del motore e' così avanzata che le sue caratteristiche sono oggi ancora attuali, ciclo termico a volume costante con elevato rendimento e basso consumo di benzina, paragonabile a quello dei motori odierni.

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